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Nel lungo e fruttuoso rapporto di collaborazione con Olivari, Ponti mette a fuoco due tipi di approccio al disegno della maniglia. Uno, organico, più funzionale, in cui la leva si offre alla presa della mano modellandosi secondo un disegno sinuoso. L’altro, invece, geometrico, in base al quale è la mano ad adattarsi “naturalmente” alla forma. SCHEDA TECNICA
Il secondo, invece, lo ha spinto nella direzione “di forme lineari e coordinate” che ricercassero un’armonia d’insieme rispettosa dell’ambiente e della sua “chiarezza logica”. Questo secondo approccio emerse con forza quando Gio Ponti si trovò a disegnare la maniglia per il grattacielo Pirelli. Il modello che ne scaturì, Lama, condensa questa sua visione dove è la “simbologia classica” a prevalere sull’approccio “funzionale”.